1.
Legislazione
2.
Provvedimenti attuativi
3. Ente
agevolante
4.
Beneficiari
5.
Investimenti finanziabili
6.
Agevolazioni
7.
Iter procedurale
8.
NOTE E VARIE
LEGISLAZIONE
Comunicazione della Commissione 14 aprile 2000
pubblicata su G.U.C.E. C 139 del 18.5.2000
Programma di iniziativa comunitaria
ENTE AGEVOLANTE
Unione Europea attraverso Stati membri e Regioni
BENEFICIARI
Gruppi di azione locale (GAL): è un insieme di partners
pubblici e privati che elaborano, congiuntamente, una strategia e misure
innovative per lo sviluppo di un territorio rurale di dimensione locale e
responsabile dell'attuazione della strategia medesima.
Tali gruppi devono essere l'espressione equilibrata e rappresentativa dei
partners dei vari ambienti socioeconomici del territorio, rispettando la
clausola per cui a livello decisionale i partners economici e le
associazioni devono rappresentare almeno il 50% del partenariato locale.
Da un punto di vista gestionale, la Commissione Europea ammette due
diverse opzioni:
a. i partners designano un capofila amministrativo e
finanziario responsabile della corretta gestione del contributo
comunitario e del partenariato;
b. i partners costituiscono una struttura comune con
personalità giuridica investita dei compiti di cui al punto a..
INVESTIMENTI
FINANZIABILI
Obiettivi e finalità
Leader + si propone di stimolare gli operatori rurali a porsi in
un'ottica di lungo termine nella scelta ed attuazione di strategie
territoriali integrate di sviluppo sostenibile, di elevata qualità, tese
a:
- valorizzare il patrimonio naturale e culturale;
- potenziare l'ambiente economico, al fine di stimolare
la creazione di posti di lavoro;
- migliorare la capacità organizzativa delle rispettive
comunità.
Tipologie
L'iniziativa si articola in 3 sezioni:
Sezione 1: Strategie pilota di sviluppo rurale a
carattere territoriale ed integrato
Ogni Stato Membro presenta l'elenco dei criteri che consentono di
selezionare, mediante l'invito a presentare proposte, i piani di sviluppo
elaborati dai GAL, tenendo in considerazione i seguenti punti:
a. aree ammissibili
L'iniziativa riguarda territori rurali di modeste
dimensioni che si caratterizzano per omogeneità dal punto di vista
geografico, economico e sociale (tale criterio potrebbe determinare una
delimitazione non coincidente con la ripartizione amministrativa
nazionale e con la suddivisione in zona decisa ai fini degli interventi
a titolo degli obiettivi 1 e 2 dei Fondi strutturali);
b. strategia di sviluppo
La strategia di sviluppo proposta dal GAL nei
rispettivi piani deve presentare le seguenti caratteristiche:
- deve essere integrata, globale, concertata, fondata
su interazioni tra operatori, settori e progetti, attorno ad un filo
conduttore che può riguardare l'identità delle risorse e/o del know-how
del territorio. In particolare la strategia, che non deve tradursi in
una mera somma di progetti o interventi di settore, deve evidenziare uno
sviluppo articolato attorno ad uno dei seguenti temi:
I. utilizzo di nuove tecnologie e know how per
migliorare la competitività ed i servizi dell'area in esame;
II. miglioramento della qualità di vita;
III. valorizzazione dei prodotti locali;
IV. valorizzazione delle risorse naturali e culturali.
Considerando le donne ed i giovani quale elemento
importante per lo sviluppo dalle zone rurali, la Commissione intende
implementare gli interventi destinati ad aumentare l'occupazione delle
due categorie:
- deve manifestare coerenza con il territorio,
soprattutto dal punto di vista socioeconomico coordinando sviluppo
economico ed uso intelligente delle risorse territoriali;
- deve dimostrare di essere una strategia pilota
proponendo nuove vie di sviluppo sostenibile. A tal riguardo, la
Commissione propone dei criteri al fine di inquadrare il concetto di
"strategia pilota":
a. creazione di nuovi prodotti e servizi connessi
alle specificità locali;
b. migliore sfruttamento del potenziale endogeno del territorio per
mezzo dell'interconnessione delle sue risorse umane, naturali e
finanziarie;
c. interconnessione tra settori economici tradizionalmente distinti;
d. nuove forme di organizzazione e partecipazione delle comunità
locali nell'attuazione del progetto;
- deve dimostrare la possibilità di applicare in
altri contesti i metodi proposti;
- deve essere complementare ai programmi generali
applicati nella regione e nel territorio preso in considerazione.
Sezione 2: Sostegno alla cooperazione tra territori
rurali
Tale sezione si prefigge lo scopo di promuovere la cooperazione
sia a livello infraterritoriale (all'interno di uno Stato membro), che a
livello transnazionale (tra diversi Stati membri). Tale cooperazione si
deve tramutare in apporto di valore aggiunto per il territorio, che si
manifesterà concretamente in una reale condivisione delle risorse
finanziarie, umane e del know how tra le aree interessate, attraverso un
orientamento ed obiettivi comuni.
L'attuazione delle varie iniziative, che in questa sezione riguardano solo
i territori rurali della sezione 1, è sotto la responsabilità di un GAL
capofila e deve seguire le seguenti disposizioni:
a. cooperazione infraterritoriale:
diversamente dagli obiettivi a tema specifico, che si
applicano ad un territorio più ampio di quello dei GAL, il finanziamento
dell'Unione Europea interesserà soltanto le zone rurali selezionate nel
Programma Leader +, mentre le spese di animazione potranno riguardare
tutti i territori rientranti nella cooperazione (territori previsti in
Leader +, quelli propri di Leader 1 e 2, o territori rurali organizzati
secondo le disposizioni di Leader e riconosciuti dallo Stato membro);
b. cooperazione transnazionale:
la cooperazione transnazionale interessa normalmente
gruppi d'azione locale appartenenti ad almeno 2 Stati membri, ma potrà
verificarsi anche con un territorio terzo la cui organizzazione sarà
conforme alle disposizioni proprie del Programma Leader.
Sezione 3: Creazione di una rete
La condivisione di esperienze, know how e progetti, fine primario
in Leader II, si conferma anche in Leader +, dove la creazione di una rete
viene promossa non solo col fine di condivisione delle esperienze, ma
soprattutto per:
- stimolare e concretizzare la cooperazione tra i
territori;
- ricavare informazioni ed insegnamenti sullo sviluppo
rurale dei territori.
La partecipazione alla rete si manifesta come un
obbligo per tutti i beneficiari diretti degli aiuti Leader +, mentre viene
solo auspicata e suggerita per le aree coinvolte negli interventi
territoriali ma che non fanno parte dei GAL.
La creazione della struttura della rete viene lasciata alle disposizioni
di ogni singolo Stato membro anche se a livello europeo si raccomanda che
tale struttura si incarichi di:
a. individuare, analizzare, informare a livello
nazionale le pratiche trasferibili;
b. animare la rete;
c. implementare ed indirizzare gli scambi di esperienze e di know how
verso i territori a maggior ritardo di sviluppo;
d. supportare la cooperazione infraterritoriale e transnazionale.
Sotto il controllo della Commissione, l'Osservatorio
dei territori rurali ha invece il compito di creare e gestire la rete
europea con l'obiettivo di:
a. raccogliere, divulgare, elaborare a livello europeo
le informazioni sullo sviluppo rurale e i relativi progetti;
b. informare gli operatori della situazione dei territori rurali sia
dell'Unione Europea che dei Paesi terzi;
c. promuovere convegni europei tra i beneficiari degli aiuti;
d. assistere le amministrazioni regionali e nazionali nella loro
partecipazione alla rete;
e. relazionare l'andamento del programma Leader + ed analizzare le sue
implicazioni nell'ottica della politica rurale comunitaria.
Ubicazione dell'investimento
A garanzia del carattere locale e rurale, il territorio non dovrebbe
di norma avere più di 100.000 abitanti nelle zone a maggiore densità
(dell'ordine di 120 abitanti/km²) senza di norma scendere al di sotto dei
10.000 abitanti.
Per le zone ad elevata e a bassa densità di popolazione, la Commissione
Europea può derogare a tali criteri in casi debitamente giustificati.
Le procedure ed i criteri di selezione dei territori beneficiari sono
proposti dalle Autorità nazionali competenti.
AGEVOLAZIONE
Tipologia di intervento
Cofinanziamento da parte del Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e
Garanzia e Stati Membri
Misura massima
75% del costo del progetto per le regioni
dell'obiettivo 1
50% del costo del progetto per le altre aree
ITER PROCEDURALE
1. Comunicazione della Commissione Europea agli Stati
membri.
2. Invio, da parte degli Stati membri, delle proposte
di PIC alla Commissione Europea.
3. Approvazione dei PIC da parte della Commissione
Europea, entro 5 mesi dal ricevimento.
4. Entro 3 mesi dall'approvazione, invio da parte degli
Stati membri, del Complemento di programmazione.
5. Entro 2 anni dall'approvazione del PIC, le Autorità
nazionali competenti devono selezionare i territori beneficiari.
NOTE E VARIE
Recapiti
In ogni Stato membro:
Amministrazioni nazionali e/o regionali competenti in
materia di sviluppo rurale.
A livello comunitario:
Direzione Generale Agricoltura (DG VI)
Direzione Sviluppo rurale
Unità VI/F.I.1
Tel. 00322 - 295.13.13
Fax 00322 - 296.59.92
Osservatorio europeo LEADER
AEIDL
Chaussée St-Pierre, 260
B-1040 Bruxelles
Tel. 00322 - 736.49.60
Fax 00322 - 736.04.34