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VIVERE IN ABRUZZO Se gli
argomenti trattati nei paragrafi precedenti rappresentano gli aspetti più
interessanti per un imprenditore che debba investire in Abruzzo, ve ne
sono altri certamente non meno importanti. Ci
si riferisce alle particolari condizioni sociali, ambientali, culturali,
geografiche e climatiche della Regione di cui, in parte, si è già
accennato e che rivestono particolare importanza per i manager e per
tutti coloro che si dovessero trasferire nella Regione. L’imprenditore che viene ad insediarsi in Abruzzo non trova solo vantaggi economici, ma anche il modo di poter emergere sul piano personale e di trovare particolari motivazioni che gratifichino il suo lavoro contribuendo allo sviluppo della Regione. L’Abruzzo
offre enormi possibilità di attrazione turistica e di nuovi
investimenti nel settore. La
regione Abruzzo è una terra bagnata dal mare e nello stesso tempo
caratterizzata dai massicci montuosi del Gran Sasso e della Majella. E'
una regione la cui bellezza è dovuta, più di ogni altro elemento, alla
natura. Natura protetta dai parchi. L'Abruzzo è anche mare con i
suoi centri balneari che continuano a migliorare in qualità ed attrezzature
. E'
una vacanza adatta alle famiglie che amano un soggiorno tranquillo, ma
anche a giovani e sportivi, che possono trascorrere una vacanza attiva e
variegata. Oggi assistiamo ad una diversa considerazione del turismo concepito sempre più come industria. Gli
Enti locali territoriali, le Associazioni imprenditoriali
del territorio, dedicano poi, considerevole attenzione all’industria
del turismo, fonte di lavoro e occupazione ritenuta, dai maggiori
esperti economici, in continua crescita per i prossimi 20 anni. Per sviluppare e
potenziare il turismo in Abruzzo, l'imprenditore turistico usufruisce di diversi strumenti normativi regionali e non.
Vedi
allegato Alcuni
dati ci aiuteranno meglio a capire il turismo in Abruzzo, le sue
potenzialità, i suoi punti di forza e le opportunità che
sicuramente può offrire anche per nuovi investimenti. L’offerta
ricettiva abruzzese registra al 31.12.2000, n. 93.902 posti
letto di cui n. 46.355 nelle strutture alberghiere e n. 47.547
in quelle complementari. La capacità ricettiva delle strutture di tipo alberghiero è cosi suddivisa: n. 386 posti letto, negli alberghi classificati a 5 stelle; n. 7423 p. l. in quelli a 4 stelle; n.26.249 p. l. in quelli a 3 stelle; n.6.358 p. l. in quelli a due stelle; n. 4.137 p. l. in quelli ad una stella; n. 1.802 p. l. nelle residenze turistiche alberghiere - RTA. Vedi
nel grafico la distribuzione percentuale.
Oltre
la metà delle strutture alberghiere sono ubicate lungo la costa (59%),
il 30% nei Comuni compresi nei parchi e solo l’11% nel resto del
territorio regionale. Esiste
poi, il turismo delle seconde case, ospitalità parenti, affitto
appartamenti,ecc. che sembra contare su un’offerta di circa 158.000 p.
l. immessi sul mercato ( 6,3 sul totale Italia) e con circa 600.000 p.
l. potenziali. Le
ultime stime dell’ISTAT relative al flusso turistico per il 2000,
assegnano all’Abruzzo una quota di mercato di 1.262.000 arrivi
complessivi (1,5% del totale in Italia) per 6.278.000 di presenze (
1,7%). L’offerta ufficiale abruzzese rappresenta
invece circa il 2,62 dei
posti letto totali disponibili in Italia. Si
stimano poi, in 25 milioni le presenze complessive sommando
il dato ufficiale con quello sommerso. ( X Rapporto sul turismo). E’
interessante notare come la quota di mercato sulle vacanze
degli italiani del prodotto estivo abruzzese ( Aprile /Settembre
2000 - dato ISNART & ACNielsen C.R.A.), prodotto di punta, sia pari al 6.2% (quota identica alla
Toscana inferiore solo all’Emilia Romagna, Liguria, Lazio e Lombardia)
. La
spesa dei turisti (abruzzesi, italiani ed esteri in regione ) ammonta a
circa 1,472 milioni di Euro;
questa spesa genera un valore aggiunto di circa 955.445 Euro. Risorse L’
Abruzzo ha circa 130 km di costa in prevalenza pianeggiante e sabbiosa,
con alcuni tratti rocciosi e piccole baie tra Ortona e Fossacesia.
Notevole la capacità attrattiva delle costa teramana con le sue
bellissime località (Giulianova, Tortoreto, Silvi, Martinsicuro, Alba
Adriatica, Pineto) e con servizi in continuo miglioramento; meno
attrezzata e sviluppata, più “selvaggia” e naturale la costa
chietina con un forte potenziale di sviluppo turistico proprio per
le peculiarità citate e con servizi concentrati nei centri bellissimi
di Vasto e Ortona.
I principali centri di questi flussi sono quelli attorno al Velino Sirente (Tagliacozzo, Cappadocia, Ovindoli, Altipiano delle Rocche), il Parco Nazionale d’Abruzzo, Roccaraso. Le
graduatorie delle località meridionali per sviluppo dell’offerta
montana (presenza di piste di sci, impianti di risalita, scuole-sci,
agenzie di servizi), vedono dominare le località abruzzesi. Roccaraso,
ha l’offerta montana più sviluppata. La
maggior parte delle risorse montane di cui si è parlato in precedenza
sono all’interno dei confini dei Parchi e delle Riserve naturali della
regione. Al momento, oltre allo storico Parco Nazionale d’Abruzzo,
esistono tre nuove aree protette: i Parchi Nazionali Gran Sasso Laga e
Maiella-Morrone e il Parco Naturale Regionale Sirente Velino oltre a
moltissime oasi e riserve naturalistiche in tutto il territorio
regionale (anche alcune riserve marine).
Tra
i laghi
abruzzesi quelli di Scanno, Bomba, Campotosto, Barrea hanno visto
crescere nel tempo il fenomeno escursionistico e i soggiorni fine
settimanali. Il
patrimonio storico-artistico-culturale della regione é interessante e
di buon livello, con alcune “perle” veramente notevoli che si
incastonano nello splendido scenario naturale. La
regione Abruzzo racchiude all’interno del suo territorio, in gran
parte selvaggio, centri storico culturali. L’Aquila e le numerose
rocche e castelli che la circondano (Calascio, S.Stefano di Sessanio,
Ocre, Fossa ecc.), Sulmona, Scanno, Pescocostanzo, Tagliacozzo,
Fontecchio, Guardiagrele, Chieti, Celano, Vasto, Civitella del Tronto,
Atri e Lanciano dai caratteristici centri storici, piazze e palazzi
d’epoca. In
Abruzzo troviamo anche siti storico-archeologici: resti
dell’Anfiteatro di Amiternum, le rovine di Peltinium, di Alba Fucens e
di Rocca Calascio, i resti archeologici a Chieti, Vasto, Campovalano, i
tolos e gli eremi celestiniani in tutto il territorio regionale. Non
mancano poi, strutture museali: sono presenti numerosi musei su tutto il
territorio regionale, con diversi livelli di qualità scientifica ed
espositiva, ma in gran parte di rilevanza locale, la cui importanza
turistica è confinata ad una domanda molto circoscritta. L’Abruzzo
risulta al tredicesimo posto tra le regioni italiane sia per i musei (38
di cui 20 aperti e 18 chiusi) sia per i siti archeologici (108 di cui 72
aperti e 36 chiusi). Tra le strutture museali più importanti vanno
ricordate: il Museo paleolitico di Chieti con il Guerriero di Capestrano,
il Museo nel Castello dell’Aquila con i resti del Mammut preistorico,
quello delle Ceramiche Cinquecentesche a Castelli, il Museo delle Genti
d’Abruzzo a Pescara, il Museo Archeologico a Campli, il Museo delle
tradizioni ed arti contadine a Picciano. Santuari,
eremi feste e manifestazioni di carattere religioso si possono trovare
in diversi angoli della regione. Di particolare rilevanza sono il
Santuario di S.Gabriele e il Miracolo Eucaristico di Lanciano, la
Perdonanaza Celestiniana (L’Aquila), il presepe vivente di
Rivisondoli, la processione dei Serpari di Cocullo, la Giostra
cavalleresca e la Madonna che scappa di Sulmona, la processione
del Venerdi Santo di Chieti. Degne di attenzione sono poi le risorse enogastronomiche: esiste una grande tradizione culinaria abruzzese che poggia su diversi elementi: una fama che ha radici storiche, che é portata avanti da numerosi ristoranti locali e diffusa nel mondo dagli ottimi cuochi “sfornati” dalle scuole regionali; fabbriche di pasta leader in Italia e all’estero; una produzione vinicola (è stata da poco istituita la Strada del Vino d’Abruzzo) che negli ultimi anni si é qualificata e si é fatta conoscere presso il largo pubblico; anche l’olio fa parte a pieno titolo delle specialità regionali a cui si affiancano zafferano (Piana di Navelli) e dolci (confetti, torrone).
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