NEWS E COMUNICATI STAMPA

LUGLIO 2011

25/07 - Il Presidente di Federturismo Abruzzo, Dario Colecchi: l’Abruzzo dopo il Tourism Day torna al centro delle politiche turistiche, promossa la nuova governance di Enit e la nomina di Mauro Di Dalmazio a Vicepresidente.

 “Riorganizzazione degli organi di governance, snellimento e flessibilità sono le parole chiave del processo di riforma in atto dell’organizzazione turistica che stiamo vivendo a livello nazionale  e regionale. Potremmo definirlo un percorso parallelo che vede a livello nazionale, dopo il periodo di Commissariamento, la ricostituzione degli organi di governance di Enit,  con un massiccio snellimento della struttura dell’Agenzia e che vede la conferma del nostro Assessore Regionale al Turismo, Mauro Di Dalmazio, coordinatore degli Assessori Regionali in materia di turismo, con il ruolo di Vicepresidente. Per la nostra Regione è un risultato importante: dopo il Tourism Day che ha visto nei mesi scorsi a Roccaraso il confronto tra tutti gli attori del settore per la condivisione di strategie di rilancio dell’economia turistica nazionale e regionale, l’Abruzzo è nuovamente al centro delle nuove politiche turistiche. Una nuova vision strategica, unica, che vede anche a livello regionale prendere il via il processo di riorganizzazione degli Enti in vista della loro razionalizzazione ed efficienza, e che vede, nello specifico per il Turismo l’impegno comune di Regione e Associazioni di Categoria del Turismo per far si che accanto al processo di riforma vengano attuate idonee azioni strategiche che non penalizzino la promozione e lo sviluppo del Turismo regionale. L’obiettivo, l’impegno non più rinviabile è sostenere i termini esponenziali di crescita del Pil nella nostra Regione, e il nostro turismo come settore strategico, deve avere le giuste condizioni per generare ricchezza e occupazione. Federturismo di Confindustria Abruzzo e il Sistema Confindustriale esprimono pertanto massima soddisfazione per l’importante nomina dell’Assessore Regionale al Turismo, Mauro Di Dalmazio, e intendono confermare l’impegno e la collaborazione per il raggiungimento degli obiettivi fondamentali per il rilancio del  turismo”.

21/07 - VII P.Q. : 7 miliardi di euro per la ricerca, l'innovazione e l'occupazione

E' stato presentato ieri dalla Commissaria euopea alla Ricerca, Innovazione e Scienza Máire Geoghegan-Quinn un investimento di circa 7 miliardi di euro nell'ambito del 7 P.Q. per il sostegno alla innovazione, la ricerca e l'occupazione.
E' stato annunciato ieri 19 luglio dalla Commissaria europea alla Ricerca, Innovazione e Scienza Máire Geoghegan-Quinn un investimento di circa 7 miliardi di euro, che dovrà sostenere il circolo virtuoso della innovazione ottenuta attraverso la ricerca, che a sua volta favorisce la crescita dell'occupazione.
Questo finanziamento, che fa parte del VII Programma Quadro di ricerca e sviluppo tecnologico, è il più importante che la Commissione europea abbia sostenuto finora. 
L'obiettivo principale è quello di integrare la ricerca e l'innovazione per affrontare i temi di ricerca e  crescita e occupazione sostenibili, con  l'Europa in  primo piano nei mercati tecnologici, nonchè incrementare i posti di lavoro, circa 450mila nel prossimo quindicennio, e il PIL  di circa 80 miliardi di euro.
 Nel target dei destinatari del bando compaiono imprese, università, enti di ricerca; un’attenzione speciale sarà rivolta alle piccole e medie imprese, a cui è riservato  un pacchetto pari a quasi un miliardo di euro.
Anche le donne che hanno presentato un progetto  particolarmente innovativo, che è stato finanziato, riceveranno un ulteriore riconoscimento specifico. 
Sugli inviti a presentare proposte sarà pubblicata una news specifica; alleghiamo intanto qui la tabella con i work programme 2012 http://ec.europa.eu/research/fp7/index_en.cfm?pg=wp2012   e in allegato la tavola riassuntiva con l'attribuzione dei finanziamenti relativi
Maggiori dettagli sulle sovvenzioni e i settori previsti
La Commissaria ha ricordato che bisogna puntare su un approccio legato al mercato, che sia  al centro anche dei partenariati europei per l'innovazione, nati nel contesto del Piano d'azione “Unione dell'innovazione”: ogni partenariato sarà sostenuto da progetti nel quadro del 7°PQ.
 
Invecchiamento: la ricerca delle soluzioni per l’invecchiamento progressivo della  popolazione otterrà  220 dei 656 milioni disponibili complessivamente per la ricerca nel settore sanitario, oltre a 240 milioni del finanziamento di 1,3 miliardi di euro destinato alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC).
La parte restante dei finanziamenti destinati alle TIC sarà indirizzata verso gli sviluppi essenziali delle infrastrutture di rete e di servizi, nano- e microsistemi, fotonica e robotica, contenuti digitali e tecnologie legate al linguaggio e per applicazioni come le TIC per la salute e le TIC per l'efficienza energetica.
 
Il Consiglio europeo della ricerca (CER) attribuirà  quasi 1,6 miliardi di euro ai migliori ricercatori, giovani e senior, attivi in Europa.
Progetti su piccola scala: particolarmente interessante appare l’introduzione prevista di un'iniziativa che dimostri la realizzabilità di un progetto  su piccola scala, per colmare il gap fra i risultati della ricerca "di frontiera" e il loro sfruttamento commerciale. Questa si aggiunge al nuovo "Synergy grant" del CER, che sostiene i  piccoli gruppi di ricercatori che collaborano allo stesso progetto.
 
Ricercatori : grazie poi alle "Azioni Marie Curie" circa 10mila ricercatori con alta  qualificazione potranno accedere a circa  900 milioni di euro a sostegno della mobilità e dello sviluppo delle carriere.
Tra questi sono compresi 20 milioni di euro destinati a un progetto pilota per finanziare i "Dottorati industriali europei", intesi a stimolare lo spirito imprenditoriale e la cooperazione tra università, enti di ricerca e aziende.
 
Ambiente :  265 milioni di euro sono destinati alla  ricerca in ambito ambientale per i affrontare i cambiamenti climatici, la perdita delle i bio-diversità e l'efficienza delle risorse.
 
Bio-economia: la Commissione europea investirà oltre 307 milioni di euro nella creazione di una solida bio-economia per mettere a punto nuovi metodi di produzione, creare nuove industrie e favorire l'occupazione, oltre che per rispondere alla richiesta  di alimenti più sicuri e di risorse biologiche sostenibili.
 
Le piccole e medie imprese (PMI) saranno beneficiarie di  particolari incentivi a partecipare: nuove norme semplificate e un  pacchetto di investimenti di circa  1 miliardo di euro con azioni -pilota sia nel tema Salute, sia grazie al finanziamento (con ripartizione dei rischi) della Banca europea per gli investimenti.
 
Nanotecnologie: riceveranno circa 488 milioni di euro, per le automobili ecologiche; gli edifici efficienti nel profilo energetico e le “fabbriche del futuro”.
 
Mobilità e  trasporti:  per ottenere l'obiettivo di renderli più puliti, sicuri ed efficienti ben 313 milioni di euro saranno loro destinati per la ricerca e l'innovazione relativa.
 
L’iniziativa "Città intelligenti", infine, ottiene dalla Commissione 40 milioni di euro per  trovare un uso  più efficiente dell'energia e migliorare i trasporti urbani. 

11/07 - Patto per lo Sviluppo: Salvatore Di Paolo, Presidente di Confindustria Teramo, rappresentante delle parti sociali datoriali nell’Unità di crisi. Mauro Angelucci, Presidente Confindustria Abruzzo: “Una scelta importante per un compito di grande responsabilità”.

 “Il Patto per lo Sviluppo, è uno strumento di grande importanza fortemente voluto e richiesto da tutte le Parti sociali Abruzzesi, e da Confindustria in particolare, non solo  per fronteggiare il momento di grande difficoltà in cui versa la nostra regione, ma anche per la costruzione di un sistema di proposte che possa rilanciare l’Abruzzo verso un percorso di crescita economica, sociale e civile. In questo senso il Patto è veramente un risultato storico il cui obiettivo è mettere insieme, in modo coeso e  responsabile, tutte le espressioni politiche e sociali e, con esse, le migliore intelligenze e competenze del Territorio, per la costruzione di un modello di sviluppo sostenibile.” E’ quanto dichiarato dal Presidente di Confindustria Abruzzo, Mauro Angelucci, a pochi giorni dall’insediamento del’Unità di Crisi, tavolo di lavoro previsto all’interno del Patto, quale luogo di analisi e proposta per le situazioni di crisi economiche e occupazionali più importanti presenti in Abruzzo:  dalla Val Vibrata alla Val Peligna, dall’aquilano alla Val Sinello. “Per questo, spiega il Presidente degli Industriali abruzzesi, abbiamo voluto mettere in campo direttamente i vertici della nostra Organizzazione, quali migliori espressioni del nostro mondo produttivo, per rappresentare le esigenze e le proposte non solo  dell’imprenditoria regionale ma anche dei territori interessati. In particolare, nell’Unità di crisi, tavolo di estrema rilevanza per i temi di competenza che investono direttamente difficili situazioni di emergenza occupazionale ed economica, ho voluto -in accordo con tutti i miei colleghi di Associazione,  che a rappresentare Confindustria Abruzzo, e nel caso specifico anche le altri parti datoriali con le quali abbiamo condiviso il sistema di rappresentanza all’interno del Patto- fosse Salvatore Di Paolo, Presidente di Confindustria Teramo ed esperto ed apprezzato manager industriale con una lunga esperienza imprenditoriale alle spalle. Sono certo - conclude Angelucci - che saprà svolgere con grande competenza e responsabilità il compito affidatogli e che rappresenterà al meglio gli interessi generali delle imprese e dei territori che al momento soffrono momenti di grave difficoltà sociale ”. Salvatore Di Paolo, 60 anni, Presidente di Confindustria Teramo, dal 1981 è Procuratore Generale e Direttore Generale della Gelco Perfetti Van Melle Group, importante industria alimentare sita a Castellalto in provincia di Teramo. Da ultimo, tra gli altri incarichi ricoperti, è stato promotore del Polo di Innovazione “AGIRE Soc. Cons. a r.l.” dominio agroalimentare, di cui è Presidente del CdA.

5/07 - Mauro Angelucci, Presidente di  Confindustria, Abruzzo su questione ambientale: “Non sono più rinunciabili decisioni su gestione smaltimento dei rifiuti e recupero energetico.”

 

“Confindustria Abruzzo non può esimersi dall’esprimere, ancora una volta, la massima preoccupazione per la situazione che, in assenza di un efficiente sistema di smaltimento dei rifiuti, si sta determinando anche in Abruzzo.”

Confindustria auspica quindi che l’esperienza della Regione Campania sia di monito e possa contribuire ad indurre  il mondo produttivo, le istituzioni e i comuni cittadini a riflettere sulla opportunità di intervenire sulla materia assumendo urgentemente dei provvedimenti.

 Ecco perché, proprio ad evitare che il problema diventi vera emergenza anche in Abruzzo, Confindustria ritiene indispensabile che vengano assunte e messe in atto dagli organi competenti, immediatamente e senza nessuna incertezza, tutte le decisioni utili e le misure necessarie nel quadro di una programmazione strutturale e lungimirante, capace di anticipare le situazioni di criticità. Il problema, peraltro, investe anche la competitività e l’attrattività della regione, perché incide direttamente sui costi e sulla produttività delle imprese, oltre che sull’immagine stessa del Territorio.

 “In tal senso, Confindustria caldeggia e sostiene da tempo la necessità di un sistema di smaltimento efficiente che, in linea con le regioni ed i Paesi europei più avanzati, promuova e raggiunga elevati standard di raccolta differenziata.

Ciò premesso e in piena coerenza con condivisi obiettivi di salvaguardia ambientale, si rende però ormai irrinunciabile ed inevitabile anche la realizzazione di impianti ad alta tecnologia, quali infrastrutture in grado di garantire lo smaltimento efficiente e sicuro delle sempre maggiori quantità di rifiuti prodotti in regione e di costruire, attorno a tale processo, anche opportunità di sviluppo così come del resto accade in molti Paesi europei a forte sensibilità ambientale, fattore da non sottovalutare in una regione come l’Abruzzo in una fase di forte difficoltà di crescita.”

 Su questi temi è indispensabile stabilire un rapporto di trasparenza tra amministratori ed amministrati anche per conferire maggiore credibilità ai messaggi di utilità e non pericolosità degli impianti. Non è più pensabile di poter continuare a “seppellire” tonnellate di rifiuti sotto terra rinunciando a soluzioni altamente tecnologiche e al conseguente recupero energetico.”

 Il ricorso ad impianti ad alta tecnologia, si impone in quanto il volume di discariche disponibile in Abruzzo per lo smaltimento di rifiuti garantisce ormai un arco di tempo assolutamente limitato.

In considerazione di ciò, la previsione di infrastrutture innovative a recupero energetico, sembra al momento l’unica salvaguardia contro eventuali pericoli, di fatto esistenti, di fenomeni di degrado ambientale.

La percentuale del 40% di raccolta differenziata quale soglia minima per la realizzazione di impianti a recupero energetico pone in forte ritardo l’Abruzzo nella produzione di energia considerando che l’attuale percentuale di raccolta differenziata purtroppo ancora non supera il 25%.

“Confindustria Abruzzo -conclude Mauro Angelucci- sollecita gli organi competenti a che politiche di  retroguardia  e del “NO a prescindere” non impediscano ancora una volta alla nostra Regione di approntare politiche di sviluppo e di civiltà in linea con quelle delle regioni e dei paesi più avanzati sempre nel rispetto non negoziabile di politiche di smaltimento rifiuti a forte attenzione ambientale”.