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DICEMBRE 2011
23/12 - Porto canale di Pescara.
Mauro Angelucci, Presidente di Confindustria Abruzzo: “L’economia dell’Abruzzo e della più grande città della regione non può essere ulteriormente penalizzata e danneggiata a causa di ingiustificati ritardi per la mancanza di interventi strutturali e di manodopera di cui si parla ormai in termini di emergenza da anni. Se sono stati fatti degli errori vanno sanati in fretta, dando le giuste soluzioni tecniche che si rendono necessarie“.
Il Presidente di Confindustria interviene così su di una vicenda che Lui stesso, tra i primi, pose all’attenzione dei competenti organismi istituzionali e amministrativi, fin dal 2007, denunciando l’avanzamento del degrado funzionale del porto e i relativi costi e perdite economiche in termini diretti e indiretti di tale situazione, nonché la necessità di un impegno urgente delle istituzioni, ai vari livelli, a che si intervenisse per recuperare una infrastruttura vitale non solo per l’economia cittadina ma anche per quella di tutta la regione.
“A distanza di anni il problema, nonostante il fatto che l’infrastruttura, proprio per la sua valenza economica per l’intera regione, sia inserita tra le opere di intervento prioritarie nell’ambito dei vari documenti di programmazione, ancora non trova soluzione con enormi ricadute negative per la produttività dell’economia locale. Basti pensare al turismo di cui si parla spesso come un volano per il rilancio dell’intera economia regionale: così facendo non lo si aiuta certamente”.
“Ciò, del resto, è sintomo ed esempio di una situazione che in Abruzzo è purtroppo generalizzata, con altri importanti casi che determinano la mancata crescita e competitività dell’intero sistema. Ci si riferisce, ad esempio, al potenziamento dell’Aeroporto d’Abruzzo, all’infrastrutturazione di un vero porto Industriale regionale, alle opere cosiddette dell’”ultimo miglio”, necessarie a rendere fruibili ed economiche, mettendole in rete, l’insieme delle infrastrutture viarie, portuali e interportuali della regione. Si tratta, peraltro, di interventi per cui esistono da tempo le necessarie proposte progettuali. Nel frattempo, nel caso del porto canale di Pescara, i vari interventi di emergenza stanno avendo un costo di gestione superiore agli auspicati interventi strutturali richiesti.
Non dare soluzione a questo problema come agli altri ricordati come esempi emblematici, è veramente grave nel momento in cui la recessione e la crisi finanziaria stanno sempre più penalizzando, in Abruzzo più che altrove, l’economia e le imprese di tutti i comparti e i settori”.
“Esorto pertanto i Parlamentari abruzzesi ad attivarsi affinchè, visto che l’ultima delibera CIPE ha destinato zero risorse all’Abruzzo, il nuovo Governo dia soluzione a questo e agli gravi problemi, si ricorda sempre il sisma, che pesano sulla regione”.
5/12 - CONFINDUSTRIA ABRUZZO PRECISA: SULLE ISTANZE DI PERMESSO PER L’ESPLORAZIONE DI IDROCARBURI GASSOSI, NON È STATA AGGIRATA NESSUNA LEGGE REGIONALE
In merito agli articoli pubblicati nei giorni scorsi sulla stampa locale sul tema idrocarburi e, in particolare, su “quattro nuove richieste di concessioni per l’estrazione di gas nel Teramano e nel Pescarese”, CONFINDUSTRIA Abruzzo precisa quanto segue.
La Medoilgas Italia Spa e la Società Adriatica Idrocarburi S.p.A., le due società chiamate in causa, non hanno presentato richieste di concessioni per l’estrazione di gas bensì istanze di permesso per la ricerca di idrocarburi gassosi. Non estrazione quindi ma esplorazione di gas.
In particolare, la Medoilgas Italia Spa ha presentato due istanze: la prima, denominata “Villa Carbone”, interessa la provincia di Teramo mentre la seconda, denominata “Villa Mazzarosa”, riguarda alcuni comuni della provincia pescarese. Le altre due istanze, presentate dalla Società Adriatica Idrocarburi S.p.A (ENI), e denominate rispettivamente “Cipressi” e “Santa Venere”, interessano la prima le province di Teramo e Pescara e la seconda la sola provincia di Pescara.
Le richieste inoltrate alla Regione Abruzzo e inviate ai Comuni interessati sono relative all’avvio della procedura di Screening Ambientale secondo quanto dettato dalle norme regionali in vigore; per cui l’iter autorizzativo si sta svolgendo nel pieno rispetto della normativa vigente sia regionale che nazionale. Le istanze di permesso di esplorazione in oggetto sono state presentate al Ministero dello Sviluppo Economico, pubblicate sul Bollettino Ufficiale degli Idrocarburi e delle Georisorse e affidate alla valutazione del CIRM, la Commissione Interministeriale per gli Idrocarburi e le Risorse Minerarie, che ne ha determinato l’attribuzione alle due società di cui sopra, in quanto i loro progetti di ricerca sono stati giudicati migliori rispetto a quelli presentati in concorrenza da altre società.
Tali istanze di permesso non sono affatto nuove ma risalgono al 2006 e al 2007. Non si tratta dunque di nuove proposte, ma di istanze già da tempo presentate che non sono andate avanti a causa del blocco dell’iter autorizzativo imposto dalla Regione Abruzzo fino a quasi tutto il 2010.
Quindi non è stata aggirata alcuna legge, in quanto la legge regionale approvata a fine 2010 non pone alcun vincolo all’esplorazione di idrocarburi gassosi.
Confindustria Abruzzo intende ribadire come, in un periodo di grave crisi economica, sia quanto mai doveroso evitare di condurre azioni di protesta indiscriminate e contro qualsiasi iniziativa legata alla produzione di energia, rischiando di perdere investimenti fondamentali per la nostra regione, con gravi conseguenze in termini occupazionali ed economici.
Confindustria Abruzzo ritiene che in un momento così delicato sia indispensabile evitare contrapposizioni ”ideologiche” fini a se stesse, che inaspriscono le tensioni, come dimostrato dal recente atto intimidatorio nei confronti della Forest Oil a Bomba, con il danneggiamento doloso delle centraline di controllo.
È opportuno invece avviare un ragionamento comune sul tema dell’energia secondo la visione europea (Strategia di Lisbona) che individua la sostenibilità come l’interrelazione positiva tra salvaguardia dell’ambiente, salvaguardia dei diritti sociali e salvaguardia della capacità economica di produrre reddito.
Coerentemente con tali indirizzi, valutiamo ad esempio con positivo interesse l’impegno assunto dalla Regione Abruzzo nel portare la questione della valorizzazione energetica dei rifiuti, una volta acquisito il parere del CNR-Consiglio Nazionale delle Ricerche sulle tecnologie più efficaci e meno impattanti, come argomento di discussione al tavolo del Patto per lo Sviluppo, che vede la nostra Associazione tra i principali attori e promotori.
2/12 - Il Presidente di Confindustria Abruzzo ai Parlamentari e alla politica abruzzese: “Sostenete il pacchetto di misure anticrisi che il Governo di Mario Monti sta presentando al Paese. La situazione è veramente critica e non sono ammessi tentennamenti e ritardi”.
Confindustria da tempo ha richiamato incessantemente le Istituzioni e le espressioni politiche sulla esigenza che venissero adottate urgentemente le misure e le riforme strutturali per sostenere la finanza pubblica da una parte, e la crescita e lo sviluppo dall’altra, quali elementi tra loro fortemente interdipendenti e connessi a garanzia dei necessari equilibri di sostenibilità economica e finanziaria. In tal senso, gli scenari di recessione economica per il 2012, confermano tale concatenazione di causa e effetto.
“Oggi, purtroppo, le previsioni formulate da Confindustria si sono rivelate esatte e l’intero sistema nazionale, con possibili ripercussioni su quello europeo, rischia il default e il credit crunch. Per anni da parte dei vari governi succedutisi si sono rinviate le decisioni necessarie e ineludibili.
Oggi siamo chiamati come cittadini e come imprese a dover sostenere dei seri sacrifici che, come sistema produttivo siamo disposti ad accettare a condizione che immediatamente, se non contestualmente, si concretizzino anche le riforme e i provvedimenti tanto attesi a sostegno degli investimenti e delle imprese. Oltre alle misure in tema di fiscalità e pensioni già annunciate, infatti, è fondamentale, come da tempo chiesto da Confindustria, che vengano messe subito in campo altre iniziative come quelle riguardanti le riforme in materia di lavoro, di liberalizzazioni e concorrenza, di pubblica amministrazione la quale dovrà garantire risposte rapide anche con riferimento ai pagamenti che le imprese attualmente sono costrette ad attendere per anni con gravissime ripercussioni sul sistema delle aziende. Ma ciò non e sufficiente: occorre anche che venga finalmente elaborata una seria programmazione sia in tema di investimenti e ammodernamenti infrastrutturali che di politiche industriali a sostegno del tessuto produttivo. Senza tutto ciò qualsiasi sacrificio sarà vano.
Oggi il Governo tecnico del Presidente del Consiglio Mario Monti, per contrastare la grave crisi si trova a dover intervenire sulle questioni più urgenti e a doverlo fare in tempi rapidi e con la richiesta di sacrifici -che auguro quanto mai equi- al fine di scongiurare la catastrofe economica e di mantenere la coesione sociale.
Mi appello, dunque, ai nostri Parlamentari e alle nostre espressioni politiche abruzzesi per sostenere, nelle sedi competenti, questo difficile compito senza esitazioni, in un comune nuovo spirito di responsabilità che metta da parte divisioni e interessi parziali nell’interesse più alto nazionale. Nella stessa logica dovranno impegnarsi per sollecitare e realizzare subito gli ulteriori interventi strutturali sopra ricordati a sostegno della crescita.
Sono certo che se tutte le componenti della società civile faranno la loro parte, il nostro Paese potrà superare brillantemente questa sciagurata congiuntura. Sarà fondamentale, però, che Istituzioni e Politica siano i primi a dare esempio di unità, coesione, responsabilità, risolutezza nei tempi e nel merito, nonché di maturità e di trasparenza comportamentale”.