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DICEMBRE 2010
23/12 – MESSAGGIO AUGURALE DEL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA ABRUZZO MAURO ANGELUCCI AGLI IMPRENDITORI ABRUZZESI
Con il 2010 è passato un altro anno di grande difficoltà, un anno da dimenticare in cui la crisi globale che ha colpito il sistema finanziario ed economico ha fatto sentire tutti i suoi effetti drammatici anche sul mondo produttivo, soprattutto nella nostra regione.
Mentre a livello nazionale si sta scontando pesantemente una situazione di forte instabilità istituzionale, a livello regionale, la situazione, infatti, è veramente difficile. L’Abruzzo dopo anni di mancata crescita, è la Regione che in quest’ultimo biennio ha conseguito sia sul piano occupazionale che su quello della produzione (PIL) la peggiore performance fra tutte le regioni italiane.
Le nostre Imprese, da parte loro stanno cercando di reagire dando il massimo e stanno investendo in nuove strategie, in innovazione e in competenze: ma hanno bisogno di risposte certe e di un contesto più favorevole.
L’obiettivo, è quello di far crescere la produttività, che in Italia è molto più bassa rispetto a quella degli altri paresi industrializzati, anche migliorando la flessibilità nell’organizzazione del lavoro.
Ma la politica ancora non sta dando il giusto aiuto a queste forze vitali della regione, così come sarebbe necessario, ancora troppo presa da contrapposizioni anacronistiche e interessi di parte.
E’ per questo che Confindustria Abruzzo, congiuntamente a tutte le altre parti sociali, ha posto come impegni prioritari dell’agenda politica ed istituzionale due temi: 1) l’avvio di un Patto per l’Abruzzo che veda impegnati tutti - parti sociali, maggioranza e opposizione- in modo costruttivo e responsabile alla soluzione dei problemi che gravano sulla regione, e 2) l’avvio di un confronto con il Governo nazionale volto ad aprire di fatto una “Vertenza Abruzzo” che evidenzi la complessità della situazione abruzzese e la conseguente necessità di iniziative politiche ed economiche ad hoc a sostegno della regione.
Con riferimento al primo tema il Consiglio regionale, nella seduta del 15 dicembre scorso, ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che ha recepito la necessità di una intesa istituzionale sui temi essenziali per lo sviluppo della nostra regione.
E’un risultato veramente “storico”, in cui la politica, maggioranza e opposizione, ha dato un primo segnale importante di maturità e responsabilità.
Si tratta ora di dare seguito a tale risoluzione con fatti e azioni conseguenti.
Con la Vertenza Abruzzo, invece, si vuole porre sul tappeto la situazione regionale in tutta la sua complessità e chiedere l’immediata messa in campo non tanto di misure straordinarie, che l’Italia forse non può più permettersi, quanto di quei provvedimenti già deliberati e promessi a vari livelli e ancora mai resi operativi: sblocco fondi FAS, APQ infrastrutture, master plan e fondi terremoto, zona franca urbana per L’Aquila terremotata e altro.
In particolare, con riferimento al sisma l’anno che verrà dovrà mettere la parola fine alla vicenda, costruendo con certezza tutti i presupposti necessari alla soluzione delle varie questioni che gravano drammaticamente sui territori colpiti. Quello di L’Aquila e di tutto il cratere sismico è un problema che va risolto e chiuso subito, in modo consono ad un Paese moderno e civile e, invece, continua a trovare ingiustificati ostacoli e ritardi come, ad esempio, sta accadendo per la concreta attivazione della promessa Zona Franca Urbana di L’Aquila, o con la mancata definizione dei termini e dei modi della restituzione delle tasse sospese all’indomani del sisma.
A queste materie citate in via semplificativa, sicuramente vanno aggiunte altre due criticità.
La prima riguarda gli effetti del federalismo su una regione che quale ulteriore fattore aggravante presenta anche quello della scarsa dimensione demografica, con tutte le conseguenze immaginabili nel momento in cui devono essere garantiti comunque servizi essenziali e non rinunciabili.
La seconda e principale criticità riguarda proprio la più volte richiamata questione sanitaria che da anni grava pesantemente sul bilancio regionale non permettendo più nessun intervento, in termini di allocazione di risorse, a favore dei settori produttivi; anzi, da ormai cinque anni imprese e cittadini subiscono pesantemente l’aggravio fiscale per il risanamento.
E non basta. Nonostante gli indubbi sforzi che la Regione (il Commissario) sta producendo per ridurre il debito, da ultimo si è andato ad aggiungere un ulteriore “buco” di 360 milioni.
Il Governo regionale e la politica tutta, con grande senso di responsabilità e coesione richiesti dalla drammaticità della situazione, dovranno quindi mettere in campo subito tutti i provvedimenti necessari per sostenere il sistema produttivo e sociale in tutte le sue articolazioni occupazionali e settoriali; Industria, Agricoltura, Commercio, Cooperazione, Turismo, Servizi.
Parliamo, in particolare, di questioni da tempo sollecitate ma ancora non risolte: accesso al credito, politiche del lavoro e industriali adeguate alla crisi in atto (quale politica ad esempio per la grande industria in Abruzzo?), semplificazione amministrativa, riforme strutturali qualificate in campo economico (Consorzi industriali, riforma enti strumentali trasporti, energia, ambiente).
Lo stesso bilancio per l’anno 2011, attualmente in discussione dovrà prevedere assolutamente l’allocazione di risorse a favore dei settori produttivi quale premessa necessaria per la ripresa economica.
È necessario quindi affrontare senza più rinvii e con urgenza, con un crono programma che tracci tempi e modalità degli interventi, le criticità che vincolano la crescita del territorio e limitano l’asset competitivo delle imprese. Cosa fare, come farlo e in che tempi: questo è l’imperativo che le parti sociali chiedono alla politica e alle Istituzioni; questo è l’imperativo che da troppo tempo non trova risposte.
Il Patto per l’Abruzzo, con il coinvolgimento di tutti i principali attori della società, dalle Istituzioni politiche e culturali a quelle finanziarie, economiche e sociali, dovrà lavorare per questo.
L’Abruzzo, ne ha veramente bisogno e deve essere chiaro che gli imprenditori non sono più disposti a tollerare ulteriori ritardi e inadempienze.
Come Imprenditore non posso che sperare ed augurare che, comunque, il nostro sistema -Italiano e abruzzese- ancora una volta riuscirà dare il meglio di sé e, come sempre, le nostre imprese svolgeranno un ruolo decisivo e trainante.
Con questo auspicio e questa certezza, Voglio formulare a tutte le imprese abruzzesi, agli imprenditori, a tutti i lavoratori e alle loro famiglie, i migliori auguri per le prossime festività e per 2011 sereno e ricco di successi.
22/12 - CONFINDUSTRIA ABRUZZO: PAOLO PRIMAVERA ELETTO VICE PRESIDENTE VICARIO
Paolo Primavera è stato eletto all’unanimità Vicepresidente vicario di Confindustria Abruzzo nel corso della riunione di Giunta, il massimo organismo direttivo dell’Organizzazione imprenditoriale, tenutasi ieri a L’Aquila alla presenza dei vertici delle quattro Confindustrie provinciali e dell’ANCE Abruzzo. L’elezione è avvenuta su proposta del Presidente Mauro Angelucci per l’elevata esperienza imprenditoriale e associativa. Con tale nomina viene a completarsi la squadra che affianca il Pres. Angelucci nel suo mandato. Attuale Presidente di Confindustria Chieti, Paolo Primavera, 43 anni, nato a Guardiagrele, opera nei settori delle Costruzioni, dell’Ambiente e dei Servizi Sanitari.
E’ Legale
Rappresentante delle Società “CO.GE.PRI. S.r.l.” e “VALLECENA S.r.l.”; è
Presidente delle Società Wellness Srl e DDP SpA; è inoltre componente
della Società Iniziative Industriali. Attuale Presidente di
Confindustria Chieti, e Componente del Consiglio della Camera di
Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Chieti, è stato anche
Presidente dell’ANCE Chieti e Presidente del Comitato Regionale Giovani
Imprenditori di Confindustria Abruzzo. Ha ricoperto inoltre, nel biennio
2005-2006, la carica di Presidente della SAGA SpA – Aeroporto
dell’Abruzzo e, dal 2000 al 2004, di Presidente dell’Ente Scuola Edile
della Provincia di Chieti. All’atto della sua nomina, il
Vicepresidente Primavera ha confermato la volontà e la soddisfazione di
poter collaborare all’attuazione delle linee programmatiche e operative
che caratterizzeranno il mandato della Presidenza di Confindustria
Abruzzo, evidenziando l’impegno per rendere l’Organizzazione sempre più
incisiva e propositiva sui temi della politica economica e occupazionale
della regione e per contribuire attivamente alla costruzione di un
progetto di sviluppo territoriale dell’Abruzzo.
In particolare, in relazione alle più recenti evoluzioni della vita
regionale, il neo vice Presidente ha evidenziato l’importanza e
l’urgenza di un Patto per l’Abruzzo, così come sollecitato recentemente
da tutte le Parti sociali, quale strumento necessario per affrontare la
grave situazione in cui versa la regione e gestire la cd Vertenza
Abruzzo nei confronti del Governo nazionale.
Allo stesso modo è intervenuto sulla discussione relativa alla
predisposizione del bilancio regionale per l’anno 2011, evidenziando da
una parte la necessità che siano allocate delle risorse a favore dei
settori produttivi quale premessa per la ripresa economica, dall’altra
l’urgenza di reperire nuove risorse sia eliminando le inefficienze e gli
sprechi esistenti nelle pieghe del bilancio, sia mettendo in atto tutte
quelle iniziative finanziarie utili a tal fine, quali, ad esempio, la
vendita degli immobili regionali dismessi o inutilizzati attraverso
procedure che vedano il coinvolgimento del pubblico e del privato.
7/12 - I Giovani Imprenditori di Confindustria Abruzzo hanno organizzato l’evento “Dictum Factum”, che avrà luogo il prossimo 14 Dicembre presso la Country House Borgo Spoltino - Mosciano Sant'Angelo (TE), Strada Selva dè Colli. Vedi il programma del Convegno. - Per saperne di più.
7/12 -
Il 1° dicembre 2010 la Commissione Europea ha approvato la proroga al 31 dicembre 2011 del Quadro di riferimento temporaneo comunitario 2008-2010 per le misure di aiuto di Stato a sostegno del finanziamento delle imprese nella fase di crisi finanziaria ed economica. Si ricorda che il Quadro temporaneo è stato recepito con DPCM 3 giugno 2009 (vedi nostra Circ. n. 19206, del 9 giugno 2009), per cui il Governo dovrà provvedere al recepimento delle relative modifiche riguardanti anche le specifiche misure di aiuto previste, qui di seguito sintetizzate. Per una completa disamina si rinvia alla nuova Comunicazione della Commissione (vedi allegato).
Aiuti di importo limitato. Si prevede la proroga fino al 31 dicembre 2011 purché i beneficiari abbiano presentato le domande di aiuto entro il 31 dicembre 2010 e non abbiano superato il massimale di 500.000 euro, sulla base di una dichiarazione informativa, in forma scritta o elettronica, su eventuali aiuti de minimis o altri aiuti di importo limitato concessi alla stessa impresa nel periodo 1° gennaio 2008 - 31 dicembre 2011. Gli aiuti devono essere concessi entro il 31 dicembre 2011 e resta ferma l'esclusione delle imprese entrate in crisi prima del 1° luglio 2008. La proroga del regime di aiuti (cioè la modifica del DPCM 3 giugno 2009) deve essere notificata e autorizzata dalla Commissione Europea.
Aiuti sotto forma di garanzie. La misura della garanzia viene ridotta dal 90% all'80& del prestito. Per le PMI è consentita la riduzione del premio annuale nella misura massima del 15% e la garanzia riguarda prestiti concessi su investimenti e sul capitale d'esercizio. Per le Grandi imprese non è prevista alcuna riduzione del premio e la garanzia può essere concessa solo per prestiti su investimenti. Sono escluse dalla misura le imprese in crisi.
Aiuti di sotto forma di tasso d'interesse agevolato. Viene estesa al 31 dicembre 2011 la data entro cui concludere i contratti di prestito cui può essere applicato il tasso più favorevole (rimasto invariato), per cui i tassi d'interesse ridotti possono essere applicati fino al 31 dicembre 2013. Sono escluse dalla misura le imprese in crisi.
Aiuti per la produzione di prodotti verdi. Il tasso d'interesse agevolato viene ridotto del 25% per le PMI e del 15% per le grandi imprese. Sono escluse dalla misura le imprese in crisi.
Aiuti al capitale di rischio delle PMI. La misura viene esclusa dal Quadro temporaneo, ma diviene strutturale in base a una modifica delle specifiche linee-guida (GUCE C194, del 18.8.2006), predisposta dalla Commissione Europea, che prevede l'aumento delle tranche massime di investimento consentite da 1,5 a 2,5 milioni di euro per PMI su un periodo di 12 mesi.
Cumulo. La soglia di cumulo degli aiuti resta ferma a 500.000 euro per l'intero periodo 1° gennaio 2008 - 31 dicembre 2011 ed è calcolata al lordo di eventuali aiuti de minimis.
1/12 - Si è tenuto in data odierna l’evento “L’Abruzzo tra Italia ed Europa: Problemi e prospettive”, (programma)
Con l’iniziativa, moderata dal Giornalista di RAI 3, Nino Germano, si è messo a confronto Giunta Regionale e rappresentanti del mondo produttivo e del lavoro, con l’obiettivo di approfondire le problematiche del territorio e della situazione congiunturale in atto e quindi le possibili azioni da intraprendere per una necessaria nuova fase di programmazione regionale. Vedi il discorso del Presidente di Confindustria Abruzzo, Mauro Angelucci.