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Dal 2000 ad oggi, in virtù sia del livello medio raggiunto
dai tassi di interesse che del loro più favorevole
evolversi, i due strumenti di cui all'oggetto hanno
temporalmente sperimentato una consistente riduzione della
effettiva intensità della rispettiva agevolazione.
In particolar modo con riferimento alla legge Sabatini,
ormai di competenza delle Amministrazioni regionali, emerge
il problema di compensare la conseguente minore intensità
dell'aiuto con possibili proposte intese a ristabilirne la
passata attrattività.
Tra queste, a titolo informativo, segnaliamo i contenuti di
alcune recenti proposte che Medio Credito Centrale S.p.A.
risulta stia attualmente presentando alle Amministrazioni
regionali, in particolare a quelle dove gli strumenti sono
tuttora presenti nella forma originaria (ovvero Piemonte,
Marche ed Umbria per Sabatini nonchè per L. 598, e Veneto
per la sola Sabatini). In sintesi, i contenuti sono qui di
seguito riassunti:
A)
Proposte per la Legge Sabatini:
- prevedere, in aggiunta alle attuali modalità operative,
nuove modalità per l’accesso alle agevolazioni senza
emissione di effetti cambiari (al momento prevista solo in
Emilia Romagna e Umbria);
- eliminare i massimali di intervento di 1.600.000 Euro e
2.400.000 euro, al fine di consentire la agevolazione
dell’intera operazione, senza che inoltre vengano fissati
limiti per medesima unità produttiva;
- prevedere un tasso di interesse a carico delle imprese
acquirenti o locatarie pari a zero per le piccole imprese e
le imprese dei distretti industriali, ottenuto
dall'abbattimento totale del tasso di riferimento; e pari al
25 % del tasso di riferimento per le medie imprese, nel
rispetto dei limiti di intensità di aiuto massime consentite
dalle normative dell’Unione Europea (ovvero,
rispettivamente, 7,5 % ESL e 15 % ESL per le medie e le
piccole imprese nelle aree dei restanti territori, e 14 % e
18 % ESL per le medie e piccole imprese delle aree di cui
all’articolo 87.3.c) del Trattato).
B)
Proposte per la Legge 598 "Innovazione tecnologica e tutela
ambientale":
- eliminare il massimale di intervento di 1.600.000 Euro, al
fine di consentire l’agevolazione dell’intera operazione;
- aumentare il finanziamento ammissibile all’agevolazione
dal 70% al 100 % del programma di investimenti, come già
previsto per la legge Sabatini, al fine di determinare una
maggiore efficacia contributiva;
- prevedere un tasso di interesse a carico delle imprese
acquirenti o locatarie pari a zero per le piccole imprese e
le imprese dei distretti industriali, ottenuto
dall'abbattimento totale del tasso di riferimento; e pari al
25 % del tasso di riferimento per le medie imprese, nel
rispetto dei limiti di intensità di aiuto massime consentite
dalle normative dell’Unione Europea (ovvero,
rispettivamente, 7,5 % ESL e 15 % ESL per le
medie e le piccole imprese nelle aree dei restanti
territori, e 14 % e 18 % ESL per le medie e piccole imprese
delle aree di cui all’articolo 87.3.c) del Trattato).
Quelli appena esposti costituiscono gli ambiti conoscitivi
così come illustrati dal citato MCC SpA.