NEWS E COMUNICATI STAMPA

ARCHIVIO

 

MARZO 2004

29/03 - INTERVENTO DEL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA ABRUZZO GIORGIO RAINALDI SU QUESTIONE ACCIAIO, CON LETTERA INVIATA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE ON. PACE, ALL'ASSESSORE ALLE ATTIVITA' PRODUTTIVE DOTT. DONATO DI FONZO E AL PRESIDENTE DELLA IV COMMISSIONE CONSILIARE. PER SAPERNE DI PIU'

26/03 - OSSERVATORIO DELL’ECONOMIA ITALIANA Azienda Italia, perché non cresce più. Per saperne di più.

24/03 - Crediti d'imposta: occupazione, investimenti (Sud e Centro-Nord), campagne pubblicitarie - Situazione istanze e disponibilità fondi. Per saperne di più.

17/03 - IN DATA ODIERNA SI E' TENUTA LA PRESENTAZIONE DEL QUATTORDICESIMO NUMERO DELL'INDAGINE SEMESTRALE SULL'INDUSTRIA ABRUZZESE, RELATIVA AL SECONDO SEMESTRE 2003, REALIZZATA DAL CENTRO STUDI DI CONFINDUSTRIA ABRUZZO. VEDI LA SINTESI.

12/03 - L.488/92. Bando "Industria" 2003 (17°): schede definitive ammissibilità per le industrie alimentari, delle bevande e del tabacco. Per saperne di più

10/03 - IL GIORNO 17 MARZO PROSSIMO, ALLE ORE 10.30, A L'AQUILA, PRESSO LA SEDE DI CONFINDUSTRIA ABRUZZO – LOC. CAMPO DI PILE (NUCLEO INDUSTRIALE), SI TERRA' LA PRESENTAZIONE DEL QUATTORDICESIMO NUMERO DELL'INDAGINE SEMESTRALE SULL'INDUSTRIA ABRUZZESE, RELATIVA AL SECONDO SEMESTRE 2003, REALIZZATA DAL CENTRO STUDI DI CONFINDUSTRIA ABRUZZO. PER SAPERNE DI PIU'.

4/03 - Aiuti "de minimis" al settore dei trasporti - La Commissione europea ha deciso il 3 marzo scorso di estendere l'applicazione del Regolamento comunitario n. 69 del 12 gennaio 2001 (de minimis) agli aituti di stato nel settore dei trasporti. Tale decisione, tuttavia, non interessa le risorse pubbliche concesse per promuovere l'acquisto di veicoli per il trasporto su strada. Secondo il Regolamento, l'importo complessivo degli aiuti "de minimis", accordati ad una medesima impresa, non può superare 100.000 € su un periodo di tre anni. Tali aiuti esonerano gli Stati membri da qualsiasi notifica e richiesta di autorizzazione alla Commissione europea. Quest'ultima, infatti, ritiene che la modesta entità delle risorse erogate a titolo "de minimis" non sia in grado di produrre effetti distorsivi sulla concorrenza all'interno dell'Unione europea.