NEWS E COMUNICATI STAMPA

 

26/3 - I giovani imprenditori di Confindustria Abruzzo e L’Aquila scelgono la favola di Abdul Jeelani come simbolo di rinascita. Una favola a lieto fine, ma soprattutto un esempio che dimostra come il gioco di squadra possa essere l’elemento cruciale per stimolare la “rinascita”. È partendo da queste considerazioni che il  Comitato Regionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria Abruzzo ha deciso di ospitare a Sulmona il prossimo 28 marzo alle ore 17.30, presso la sede della Comunità Montana Peligna, in Via Angeloni, 11, la presentazione del libro “Abdul Jeelani. Ritorno a Colori” (Edizioni Il Molo), che ripercorre la storia dell’ex campione di basket, integrandola in un contesto di vicende che descrivono il nostro Paese e la sua situazione socioeconomica, prefigurando un futuro di positivo rinnovamento grazie anche alla solidarietà ed ai “valori”.

Alla presenza di Simone Santi, autore del libro il cui ricavato è a favore del Progetto “Colors” (che vede nel basket uno strumento di integrazione soprattutto a favore dei bambini delle periferie più disagiate), il dibattito vedrà la presenza del Sindaco di Sulmona Fabio Federico e dei presidenti dei Giovani Imprenditori Abruzzo Mauro Bernabei e L’Aquila Pierluigi Panunzi.

 “ La favola che va a canestro" così un articolo di Mina, in prima pagina sulla Stampa, ha sintetizzato la storia di Abdul Jelani, giocatore di basket degli anni '80, capace di riempire i palazzetti e di entrare nel cuore dei tifosi. Un eroe nero, convertitosi all'Islam, legato all'Italia dagli anni nella Lazio Basket e nella Libertas Livorno. Un seguito fatto dal ritiro dallo sport, e soprattutto da una vita che gli volta le spalle, fino all'emarginazione più estrema in una struttura per senzatetto negli Stati Uniti. Poi la storia viene scoperta -a fine 2010- da Simone Santi (attuale presidente della Lazio Basket), che ha ancora il ricordo di quell'eroe visto da bambino e che decide di slancio di riaprire uno spiraglio, invitandolo a tornare in Italia. "Abdul Jeelani. Ritorno a colori" è adesso un libro che ripercorre una storia che ha emozionato milioni di spettatori (raccontata in prima serata su Italia 1 dalla trasmissione "Invincibili", oltre che da numerose testate nazionali e locali). Simone Santi è presidente della Lazio Basket oltre ad essere amministratore delegato della Leonardo Business Consulting. Grazie al Progetto Colors supporta 12 centri nelle periferie in Italia e in Mozambico (in un orfanotrofio nei sobborghi della capitale Maputo) dove bambini e bambine che partono da un background di difficoltà trovano nel basket uno strumento di crescita ed integrazione.
Il ricavato della vendita dei libri andrà a favore di  www.progettocolors.com

 Programma:

saluti ore 17.30 Fabio Federico, Sindaco di Sulmona

Pierluigi Panunzi, Presidente GI - Confindustria L’Aquila

 

introduzione e presentazione ore 17.40

Incoronata D’Amico

Presentazione progetto COLORS e libro 

ore 17.45 Simone Santi, autore libro “Abdul Jeelani, ritorno a colori”

Collegamento in video conferenza con Abdul Jeelani

 

discussione: ore 18.10 Mauro Barnabei, Presidente GI - Confindustria Abruzzo

Anna Berghella, Presidente Ass. Fabbrica Cultura

Puccio La Penna, Procuratore Sportivo 

Massimo Di Paolo, Preside del Liceo “E. Fermi” - Sulmona

17/3 - Vedi il documento prodotto dal team di studio dell’OCSE e dell’Università di Groningen nel quadro del progetto “Abruzzo verso il 2030: sulle ali dell’Aquila”, promosso da Confindustria, CGIL, CISL e UIL -Abruzzo e L’Aquila- a valere sui fondi raccolti dalle stesse organizzazioni a livello nazionale a seguito del sisma del 6 aprile 2009 che ha colpito L’Aquila e altri territori della regione.

16/3 - Mauro Angelucci, Presidente  Confindustria Abruzzo “No a ulteriori organismi di rilevazione statistica, potenziamo quelli esistenti”.

Il Presidente della maggiore Organizzazione Imprenditoriale commenta così la proposta  rilasciata a seguito dei dati congiunturali presentati dal CRESA dall’Assessore regionale allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione, sulla possibilità di istituire in Abruzzo un nuovo Osservatorio sull’economia “reale”.

“Con l’Assessore regionale abbiamo avviato importanti percorsi, ancora da concretizzare, su molte questioni ma l’idea di istituire in Abruzzo un nuovo osservatorio sull’economia “reale” risulta veramente di difficile comprensione e per certi versi controproducente e pericolosa.

Sicuramente può essere utile potenziare e adeguare le strutture già esistenti in regione che da sempre hanno svolto un lavoro di monitoraggio e ricerca rilevatosi negli anni sempre utile e prezioso per la costruzione costante di un quadro congiunturale di riferimento sulla realtà economica -e produttiva in particolare- in Abruzzo.

L’istituzione di ulteriori strutture di rilevazione statistica lascia invece immaginare da una parte la previsione di ulteriori organismi forieri di altri costi per la collettività e dall’altra la possibilità che la cd. economia “reale” da rilevare altro non sia che la rappresentazione che l’assessorato di turno (a prescindere dal colore partitico) ha interesse a dare della realtà economica.

Altra cosa è prevedere l’inserimento nel “paniere” degli indicatori economici altri punti di riferimento  quali quelli connessi agli investimenti effettuati dalle imprese per progetti di ricerca, di internazionalizzazione o, sempre a titolo esemplificativo, di aggregazione tra imprese. In questa logica qualitativa, peraltro, già si muove  l’Indagine semestrale di Confindustria Abruzzo che però ha una “gittata” semestrale e ben si armonizza con quella trimestrale del CRESA. Ambedue le Indagini, peraltro, si rivolgono direttamente alle Imprese, riportandone in modo diretto e non mediato le impressioni e i dati. E va anche detto che ambedue gli studi, pressoché in tutte le occasioni, mostrano assonanza di risultati.

Va detto anche che le Indagini svolte a livello regionale su determinati campioni di riferimento economici possono anche non essere pienamente corrispondenti ad altre rilevazioni svolte a livello nazionale che si basano su archi temporali e campionamenti statistici di riferimento diversi e che spesso non colgono il clima di fiducia e le aspettative del territorio. In tal senso, la statistica e in particolare la statistica economica, non può essere oggetto di valutazioni umorali: piuttosto di conoscenze e competenze reali.

Nello specifico, peraltro, suona veramente strano contestare dati congiunturali negativi (quelli diffusi dal CRESA) in un momento in cui l’intera economia nazionale, oltre che europea, è alle prese con una recessione di gravità eccezionale per portata e cause. In questa logica è poi veramente non condivisibile l’affermazione, sempre dell’Assessore regionale Castiglione, secondo cui altri dati – quelli parziali diffusi dall’Istat nei giorni scorsi- metterebbero fine ad una crisi che purtroppo è appena agli inizi e di cui parlano tutti i maggiori centri e organismi economici a livello mondiale.

Risulta poi ancor meno comprensibile anche l’affermazione per cui la competitività non si misura in macchine e capannoni: la ricerca e l’innovazione sono obiettivi fondamentali ma devono tradursi in economia e l’economia reale, anche quella della conoscenza, nel concreto è fatta di investimenti materiali, produzione, occupazione, ordinativi e fatturato”.