NEWS E COMUNICATI STAMPA

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FEBBRAIO 2007

26/02 - Il prossimo 5 marzo, alle ore 16:00, si terrà a L'Aquila, presso la Sala Conferenze di Confindustria Abruzzo il seminario "L'internazionalizzazione delle Attività Produttive", con la presenza, tra gli altri, dell'Assessore alle Attività produttive della Regione Abruzzo, Valentina Bianchi, e il Consigliere Delegato di Confindustria Abruzzo all'Internazionalizzazione, Dott. Luigi Lazzaro.

26/02 - Si è tenuto lo scorso 23 Febbraio l'incontro tra i vertici di Confindustria Abruzzo e l'Assessore alle Attività Produttive della Regione Abruzzo, Valentina Bianchi, per la presentazione della bozza del PRIA (Programma Regionale Innovazione d'Abruzzo).

19/02 - Confindustria Abruzzo sta promuovendo un incontro con gli Onorevoli Senatori e Deputati d’Abruzzo al fine di portare avanti un serrato dibattito sulla linee di sviluppo da perseguire per la crescita sociale, economica ed occupazionale del Territorio Regionale. Lettera richiesta incontro.

 

7/02 - Biomasse: al via il protocollo di  interventi a fini energetici
Si rende noto che la Giunta ha approvato il Protocollo Tecnico Operativo, ossia il programma di interventi finalizzato all'avviamento di un sistema di produzione, trattamento, utilizzo di biomasse a fini energetici. Gli interventi previsti sono l'organizzazione della raccolta delle biomasse, i centri di trattamento e di stoccaggio per produrre 'biomassa cippata' ossia sminuzzata ed infine i bandi emanati dalla Regione per sostenere l'acquisto da parte dei privati, delle piccole e medie imprese ed aziende agricole, di caldaie, impianti termici ad hoc, che funzionino con il cippato. Si tratta del primo progetto innovativo, in Italia, in termini di strategia completa dell'uso di biomasse che si differenzia dall'insieme di piccole azioni settoriali (raccolta, uso di tecnologia per fonti di calore) solitamente utilizzate. Il provvedimento sarà pubblicato sul BURA (Bollettino Ufficiale Regione Abruzzo) e sul sito www.regione.abruzzo.it Il Protocollo fa seguito all'Accordo di Programma stipulato tra Regione e Ministero dell'Ambiente nel 2004. La Giunta ha revocato, inoltre, la delibera precedente inerente il 'Programma sulla valorizzazione delle biomasse poichè riferito all'Accordo di Programma del 2005 mai registrato alla Corte dei Conti.

6/02 - Bando promozione fonti rinnovabili tramite agevolazioni alle PMI (Avviso Ministero Ambiente su G.U. n. 12 del 16 gennaio 2007).

Con proprio avviso il Ministero dell'Ambiente e la Tutela del Territorio ha attivato il "Bando per la promozione delle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica e/o termica tramite agevolazioni alle piccole e medie imprese, ai sensi del D.M. n. 337/2000, articolo 5". Circa la partecipazione delle imprese al bando - la cui realizzazione è affidata a M.C.C. SpA con "termine iniziale" di presentazione delle domande il 26 febbraio prossimo - alcune Associazioni hanno espresso riserve in ordine a qualche suo aspetto attuativo.
La normativa di riferimento dell'aiuto va individuata nella specifica "Disciplina comunitaria degli aiuti di Stato per la tutela dell'ambiente", nonchè, nella Decisione C (2003) 4577 del 1° dicembre 2003 con cui la Commissione Europea ha dichiarato la compatibilità della misura agevolativa in questione (Aiuto di stato n. 310/2003) con il mercato comune in applicazione della deroga ex art. 87, par. 3, lettera c del Trattato. Questa misura agevolativa a favore delle fonti di energia rinnovabili evidenzierebbe aspetti attuativi problematici o comunque dubbi, di palese difformità rispetto - ad esempio - ad un contestuale regime di aiuti a finalità regionale. Essi sono individuabili con attinenza a:

1) l'avvio nel 2007 (cioè nel nuovo periodo di programmazione dei Fondi U.E. 2007-2013 ) di un bando relativo ad un regime di aiuto approvato nel 2003, quindi, istituito nel perido di programmazione 2000-2006 già scaduto;

2) la adozione nel bando della vecchia definizione di PMI (DM Min. Industria 18.09.1997), piuttosto che quella nuova vigente (v. DM MAP 18.04.2005);

3) il riferimento nel bando alle vecchi aree Obiettivo 1 ed 87, c. 3, c) , cui si riconoscono maggiorazioni di aiuto;

4) cumulabilità dell'aiuto con altri - comunitari o regionali - nel rispetto dei limiti di intensità previsti dai "testi comunitari" (in corso di ridefinizione).

Una attenta valutazione ed un approfondimento della normativa di riferimento "Disciplina comunitaria degli aiuti di Stato per la tutela dell'ambiente" e della Decisione comunitaria n. 4577 del 2003 che ha istituito questo regime di aiuto italiano consentono, tuttavia, di pervenire alle precisazioni necessarie per stabilire con maggior certezza attuativa gli ambiti di praticabilità del nuovo strumento da parte delle imprese che intendono farvi ricorso.
Circa i quattro aspetti attuativi problematici inizialmente rilevati, la verifica così effettuata consente di osservare che i primi due decadono, in quanto: a) il regime di aiuto Min. Ambiente - in difformità agli usuali regimi - risulta essere stato approvato dalla Commissione "sino al dicembre 2007"; b) anche se con scarsa coerenza interna, in assenza di ulteriore ri-notifica del medesimo aiuto lo Stato italiano può utilizzare la vecchia definizione di PMI a suo tempo approvata per il citato regime.
Restano in piedi , invece, le riserve di tipo applicativo conseguenti gli ultimi due aspetti.
Da un lato, infatti, attualmente non risulta possibile calcolare/attribuire alle imprese le maggiorazioni di aiuto relative alle aree ex 87 3 c) ed a) in quanto esse si riferiscono ad una una classificazione scaduta con il 31.12. 2006 ed anche perchè non risultano non ancora nè definite, nè approvate dalla Commissione Europea le nuove mappature per le corrispondenti aree, da prendere in considerazione a far data dal gennaio 2007. Ciò comunque non impedisce la attribuzione a tutte le imprese richiedenti della misura base di aiuto prevista.
Dall'altro, la attesa adozione a livello comunitario di nuovi massimali di aiuto (tuttora non noti) da applicarsi a far data dalla nuova programmazione 2007-2013 ai diversi regimi di aiuto, rende rischioso il ricorso o, anche, potrebbe di fatto non rendere possibile alle imprese il beneficio del cumulo di quelli in oggetto con quelli di altre tipologie di aiuto di origine comunitaria o regionale, pur nominalmente ammesso dalla autorizzazione comunitaria.
Su questi temi Confindustria sta intervenendo presso la Amministrazione interessata, per segnalare i citati problemi attuativi, sia soprattutto al fine di conseguirne possibili soluzioni positive a vantaggio delle imprese.

5/02 - Si rende noto che è stato affidato ad un nuovo disegno di legge all'esame del Senato il riassetto degli incentivi e delle misure relative all'efficienza energetica ed alle fonti rinnovabili. Sono previsti accordi da stipulare fra Governo, Regioni ed enti locali interessati alla realizzazione di nuove infrastrutture di approvvigionamento, trasporto di energia, di coltivazione di idrocarburi e di stoccaggio di gas naturale e viene restituita all' Autorità per l'energia elettrica ed il gas la pienezza dei suoi originari ambiti di intervento. Il provvedimento, che ha già passato il vaglio del Consiglio dei ministri, prevede misure per il rilancio ed il completamento del processo di liberalizzazione del settore energetico e per la razionalizzazione dell'approvvigionamento di energia sulla base del risparmio e dello sviluppo delle fonti rinnovabili. Il disegno di legge conferisce al Governo un'ampia delega a rivedere l'intera normativa sull' elettricità ed il gas, dando contestuale completa attuazione agli indirizzi europei in materia (sintetizzati in tre direttive) non ancora interamente recepiti.