NEWS E COMUNICATI STAMPA

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SETTEMBRE 2006

30/09 - Codice ambientale: misure correttive e integrative: Facendo  riferimento alle notizie apparse sulla stampa sull'evoluzione dei lavori ministeriali per la definizione delle norme correttive o integrative del Codice Ambientale si informa che, a seguito di una riunione del Consiglio economico e sociale per le politiche ambientali (Cespa) nel corso della quale il Ministero dell'ambiente aveva annunciato l'intenzione di introdurre, con nuovo provvedimento, le modifiche richieste dalla Commissione Ambiente del Senato in materia di acque e di rifiuti, la drssa Marcegaglia ha inviato lo scorso 20 settembre a Palazzo Chigi, ai Ministri dell'Ambiente, dello Sviluppo economico, dell'Economia, del Lavoro, delle Infrastrutture e delle Politiche comunitarie un documento di osservazioni
Nella lettera di accompagnamento il Vicepresidente ha precisato trattarsi di osservazioni sui principali temi di interesse industriale che risultano essere oggetto dell’ipotizzato intervento di modifica ed ha sottolineato l’esigenza del mondo industriale di avere norme certe, semplici, chiare, applicabili, in linea con quelle in vigore negli altri paesi europei, conformi alle sentenze della Corte di giustizia europea.
Confindustria sta operando perché le proprie osservazioni siano prese in considerazione.
Al riguardo si segnala che, secondo indiscrezioni attendibili, oltre alle ben note questioni relative alle materie prime secondarie ed ai sottoprodotti (sarebbero soppresse tutte le relative norme introdotte dal CA), lo schema di decreto conterrebbe altre norme di rilevante impatto sulle imprese. In particolare sarebbe previsto:

· limitazione del deposito temporaneo di rifiuti a 10/20mc(rifiuti pericolosi/non pericolosi) eliminando la possibilità di prolungare il deposito a 2/3 mesi;

· il trasporto di rifiuti in conto proprio verrebbe equiparato sotto tutti gli aspetti al trasporto in conto terzi, con i conseguenti obblighi relativamente all'iscrizione all'Albo Rifiuti (responsabile tecnico, perizia dei mezzi, eccetera);

· per terre e rocce da scavo sarebbero previste norme che costituirebbero un forte arretramento rispetto al CA e metterebbero in seria difficoltà i cantieri;

· per la gestione dei servizi pubblici per i rifiuti urbani verrebbe meno l'obbligo di effettuare gare ad evidenza pubblica;

· per le bonifiche comunque avviate verrebbe ripristinata la procedura del DM 471;

· nella normativa sulle acque, molte disposizioni relative agli stabilimenti verrebbero invece applicate ai singoli impianti.

Il quadro giuridico che si configurerebbe con queste nuove disposizioni sarebbe in parte inapplicabile (vd deposito temporaneo), in parte estremamente confuso (sottoprodotti e MPS), in parte inutilmente oneroso (vd trasporto in conto proprio), in parte in contrasto con gli stessi orientamenti del governo, favorevoli alla concorrenza (Gestione rifiuti urbani).
Non si esclude che lo schema di decreto legislativo possa essere discusso ed approvato da già nel prossimo Consiglio dei Ministri, per essere poi trasmesso al Parlamento per l’acquisizione del prescritto parere.

29/09 - “Intervento del Presidente di Confindustria Abruzzo, Riccardo Calogero Marrollo, sulla prossima Legge Finanziaria”.

27/09 - Si è tenuta  a Roma il 19 settembre scorso la IV Giornata della Ricerca Vedi l'intervento introduttivo del Vice Presidente per l'Innovazione e la Ricerca, ing. Pasquale Pistorio.

26/09 - Regime "de minimis". Nuovo progetto di Regolamento della Commissione Europea.

La Commissione Europea progetta di esentare dall'obbligo di notifica gli aiuti inferiori ai 200.000 euro.

Il nuovo progetto di regolamento sugli aiuti de minimis, peraltro, va a collocarsi tra le misure per l’attuazione del "piano di azione in materia di aiuti di Stato"adottato dalla Commissione nel giugno 2005. Con questo piano venivano delineati i principi guida di una profonda riforma delle regole sugli aiuti di Stato che sarà attuata nell’arco dei prossimi anni: in particolare esso indicherà le modalità attraverso cui la Commissione intende utilizzare le norme del Trattato CE in materia di aiuti di Stato per incoraggiare gli Stati membri a contribuire alla strategia per la crescita e l’occupazione riducendo il livello complessivo degli aiuti e concentrandoli sul miglioramento della competitività dell’industria europea, sulla creazione di posti di lavoro duraturi, sulla coesione sociale e regionale e sul miglioramento dei servizi pubblici. La revisione delle regole sugli aiuti de minimis è uno degli elementi centrali del citato piano di azione sugli aiuti di Stato, voluto per semplificare le regole in materia, migliorare l'analisi economica degli aiuti e per consentire alla Commissione di individuare quegli aiuti che mostrano un maggiore effetto distorsivo. La Commissione europea ha così presentato il 20 settembre una più aggiornata versione del progetto di regolamento sugli aiuti de minimis, con cui viene prevista la esenzione degli aiuti di importanza minore dall’obbligo di notifica previsto dalle norme del Trattato CE sugli aiuti di Stato. Il nuovo progetto di regolamento tiene conto delle opinioni espresse durante la consultazione pubblica sul progetto iniziale presentato dalla Commissione nel marzo scorso, e stabilisce che gli aiuti di importo pari o inferiore a 200.000 euro non saranno considerati aiuti di Stato: tuttavia, la esenzione è limitata agli aiuti per i quali sia possibile calcolare in anticipo l’importo preciso. In base alla nuova proposta, pertanto, le garanzie potranno rientrare nel regime degli aiuti de minimis purché il valore del prestito che sottende la predetta garanzia non superi 1,7 milioni di euro. Ciò ad evitare abusi, nel rispetto del principio secondo cui gli aiuti non trasparenti devono rimanere esclusi dal regolamento”. Prima della sua adozione - prevista entro la fine dell'anno - gli Stati e le parti interessate, peraltro, mantengono la possibilità di formulare nuove osservazioni a tale versione aggiornata del progetto. Il commissario per la concorrenza N. Kroes, nel presentare la nuova formulazione del progetto ha ribadito che la Commissione si propone di introdurre una soglia di sicurezza specifica per i regimi di garanzia a favore delle piccole e medie imprese, per consentire agli Stati membri di rafforzare la competitività delle PMI senza tuttavia incidere sulla concorrenza. Per il regolamento in vigore della Commissione sugli aiuti de minimis, gli aiuti di importo non superiore a 100.000 euro erogati nell’arco di tre esercizi finanziari a favore di una determinata impresa sono considerati privi di effetti sostanziali sulla concorrenza e sugli scambi tra gli Stati membri e non si configurano quindi come aiuti di Stato. L’innalzamento della soglia da 150.000 euro (importo previsto nel progetto presentato a marzo) a 200.000 euro tiene conto degli sviluppi economici intervenuti dopo l’ultimo aumento e degli ulteriori sviluppi che potrebbero intervenire fino alla data in cui il nuovo regolamento cesserà di essere applicabile. Il nuovo progetto di regolamento, presentato alla Commissione dalla commissaria Kroes di concerto con il vicepresidente Barrot e la commissaria Fisher-Boel, estende l’esenzione alla commercializzazione e trasformazione dei prodotti agricoli e al settore dei trasporti, ad eccezione del trasporto stradale. L’esclusione del trasporto stradale dal regolamento sugli aiuti de minimis non mette peraltro in discussione l’atteggiamento favorevole adottato dalla Commissione in merito alla compatibilità con le regole sugli aiuti di Stato degli incentivi "necessari e proporzionati" per l’acquisto di veicoli più puliti e più ecocompatibili.
Le regole sulla soglia de minimis si applicheranno, in ogni caso, ai soli aiuti trasparenti il cui importo preciso possa essere determinato in anticipo. Rispetto alla versione precedente, nel nuovo progetto vengono fornite indicazioni più precise riguardo a prestiti, conferimenti di capitale, capitali di rischio e garanzie. E' stato proprio per tener conto della importanza economica di quest’ultimo tipo di misure, che la nuova proposta prevede una soglia di sicurezza per i regimi di garanzia, con la sopra accennata condizione secondo cui l’importo complessivo del prestito che sottende la garanzia non deve essere superiore a 1,7 milioni di euro. Ciò consentirà agli Stati membri di prevedere regimi di garanzia a favore delle PMI senza eccessivi oneri burocratici e assicurando la certezza del diritto. Sotto questo profilo, la proposta integra gli orientamenti sugli aiuti di Stato a sostegno degli investimenti in capitale di rischio pubblicati durante l’estate. Contemporaneamente, la fissazione di una soglia massima per quanto riguarda l’importo complessivo del prestito sotteso alla garanzia assicura che non vi siano abusi. Questo nuovo progetto verrà inviato agli Stati membri in seconda consultazione, al fine di permettere loro di formulare ulteriori osservazioni e permettere alla Commissione di adottarlo e pubblicarne la sua versione finale entro la fine del 2006, in modo tale da consentirne la entrata in vigore nel gennaio 2007. Il progetto - come di consueto - viene pubblicato sul sito internet della Commissione per consentire alle varie parti interessate di far conoscere la loro opinione.

25/09 - Nuova L. 488/92. Esiti provvisori relativi alle "domande presentate" sui bandi 2006.

Risultano disponibili i dati provvisori relativi al bando “Industria” 2006, il primo effettuato secondo la nuova normativa. Nel loro complesso essi sembrano dare conferma alle riserve precedentemente espresse circa il possibile gradimento di cui avrebbe potuto beneficiare la nuova normativa presso gli operatori. Infatti, a motivo delle tardive e non sempre certe modalità attuative con cui la L. 488 “riformata” è maturata ed è stata diffusa alle imprese, nonché, per la nuova e diversa tipologia di agevolazione adottata, unitamente ad altre persistenti riserve di ordine procedurale e/o comunitario (compresi i tempi assai ridotti da destinare alla formazione delle graduatorie), anche il bando “Industria” 2006 non sembrerebbe essersi sinora svolto - dal punto di vista di molti operatori - in condizioni completamente favorevoli. Analogamente la scarsità di risorse a disposizione - rispetto al passato - e le sopra accennate difficoltà dovrebbero aver attenuato anche l’interesse delle imprese verso lo strumento L. 488. Le stesse reiterate proroghe del termine finale di presentazione delle domande, disposte dal Ministero per lo Sviluppo Economico su richiesta delle banche, pur finalizzate a consentire l’accoglimento di un numero più elevato di domande, non è servito a conseguire livelli di domanda paragonabili a quelli sperimentati nel recente passato dalla vecchia strumentazione della L. 488/92.
Da parte di singole imprese sono pervenute in corso di svolgimento del bando segnalazioni di difficoltà a parteciparvi, tra l’altro, a motivo della natura ed entità delle garanzie pretese dagli istituti bancari sul finanziamento o, anche, di non infrequenti comportamenti degli istituti di credito che dopo aver valutato positivamente il progetto e la domanda hanno tuttavia negata loro la delibera di finanziamento.
Il numero di domande presentate nel complesso dai tre settori Industria, Turismo e Commercio (in tutto pari a 4.100 circa) conferma le sopra accennate riserve in termini di adesione da parte delle imprese, e corrisponde a circa 1/5 di quelle dei corrispettivi bandi immediatamente precedenti (1/4 per il bando “Industria”, rispetto al precedente bando 17°). Con riferimento agli esiti dei bandi settoriali e relativamente a tutte le altre variabili, analogamente a quanto osservato in termini di numerosità delle domande, per tutti i tre settori produttivi interessati si riscontra, rispetto agli esiti dei precedenti bandi della L. 488, un forte decremento anche in termini di investimenti programmati e corrispettive agevolazioni richieste. In sintesi, i dati provvisori relativi al bando “Industria” evidenziano la presentazione di 2.530 domande, a sostegno di una spesa per investimenti pari a circa 11,3 miliardi di euro, cui corrispondono contributi in conto capitale per oltre 1 miliardo di euro (a fronte dei 367 milioni di euro di dotazione) e finanziamenti agevolati per quasi 3,7 miliardi di euro.
Nel Mezzogiorno risultano presentate circa 1.870 domande, con progetti di investimento per 8,6 miliardi di euro, cui corrispondono richieste di agevolazioni in conto capitale pari a poco meno di 1 miliardo di euro e finanziamento agevolato per oltre 3,1 miliardi di euro.
Nelle aree del Centro Nord è parsa peraltro più accentuata la minore adesione alla nuova strumentazione. Con circa 660 domande, infatti, e spese di investimento ammissibili per circa 2,7 miliardi di euro, questa macroarea ha presentato richieste di agevolazione pari a meno di 0,09 miliardi di euro di agevolazioni in conto capitale e 0,5 miliardi di euro sotto forma di finanziamento agevolato.
Pertanto, sulla base delle domande presentate e fatte salve le considerazioni prima esposte, da una prima lettura dei risultati complessivi del bando Industria 2006 si potrebbe ragionevolmente sostenere che, da un punto di vista territoriale, la nuova normativa sembrerebbe non aver favorito - nemmeno in senso relativo - la macroarea Centro Nord.

19/09 - Comunicato del Presidente MARROLLO: “PIENA SODDISFAZIONE PER L’INTERROGAZIONE PRESENTATA DALL’ON. COSTANTINI SULL’ESCLUSIONE DELL’ABRUZZO DAGLI SGRAVI CONTRIBUTIVI PER IL PERIODO 1994 – 1996”. Per saperne di più.

12/09 - Comunicato stampa di Ernesto Paolo Alba (Federturismo di Confindustria Abruzzo): FINALMENTE SI TORNA A DARE PRIORITÀ ALLO SVILUPPO MONTANO. Il Presidente regionale di Federturismo di Confindustria Abruzzo sostiene l’intervento di Costantini. Per saperne di più.

11/09 - L. 488/92. Bando "Industria" 2006 : schede ammissibilità "industrie alimentari, delle bevande e del tabacco". Ad una settimana dalla chiusura dei termini di presentazione delle domande la Direzione Coordinamento Incentivi del Ministero per lo Sviluppo Economico ha reso note e pubblicato nel sito proprio Web - con riferimento al bando 2006 della legge 488 per il settore "Industria" - le schede che riportano sinteticamente per ciascuna regione, i criteri e i limiti di ammissibilità dei Complementi di programmazione dei POR e dei PSR vigenti al 1° giugno 2006, data di apertura del bando, in relazione all’ammissibilità dei programmi riguardanti le industrie alimentari, delle bevande e del tabacco. Tali schede di aggiornamento risultano quindi utili a definire con precisione i settori, le categorie e le lavorazioni produttive dell'"Industria alimentare, delle bevande e del tabacco" che risultano ammissibili al bando Industria 2006 (in corso di svolgimento e termine finale di presentazione delle domande il 15 settembre prossimo), con riferimento a ciascuna regione.
Si comunica che è possibile reperire le schede - elaborate dalla citata Amministrazione in collaborazione con l’IPI - seguendo dalla home page del Ministero i percorsi:
1)AREE TEMATICHE – Incentivi alle imprese – Circolari e note, oppure,
2)FINANZIAMENTI – Incentivi alle aree depresse legge 488/92 – settore industria e servizi, oppure ancora,
3)con la ricerca avanzata inserendo agroalimentare.

7/09 - Si è tenuta il 5 Settembre scorso, a Pescara presso la Sala Stampa del Palazzo della Regione la conferenza stampa per la presentazione delle provvidenze previste dal bando del DOCUP 2006 Asse 2  Misura 2.1 Azione 2.1.1  relativo al sostegno degli investimenti materiali ed immateriali delle PMI volti al miglioramento della qualità dell’energia elettrica delle imprese industriali. L’Assessore alle Attività Produttive, Valentina Bianchi, che ha recepito le istanze portate avanti da Confindustria Abruzzo per il miglioramento della qualità dell’energia elettrica, ha esposto quanto previsto all’art. 4 che stabilisce quali spese ammissibili quelle inerenti all’acquisizione di macchinari ed impianti, compresi i Dispositivi Generali e le Protezioni Generali, atti a migliorare  la qualità dei servizi elettrici di cui alla Delibera 247/04 dell’Autorità per l’Energia Elettrica e Gas e all’art. 7 nel quale è prevista l’attribuzione di 2 punti  per progetti che prevedano l’adeguamento dei quadri di MT alla Delibera 247/04 dell’Autorità per l’Energia Elettrica e Gas, spiegando sia i vantaggi economici derivanti dalla normativa del DOCUP sia i vantaggi tecnici che possono essere riassunti essenzialmente in una riduzione delle interruzioni dell’alimentazione elettrica alle imprese industriali. Alla conferenza su richiesta dello stesso Assessore Bianchi ha partecipato, in qualità di Delegato alle Politiche Energetiche di Confindustria  Abruzzo, l’ing. Pietro Pastorelli il quale ha messo in rilievo l’importanza del provvedimento che fa seguito all’intensa attività svolta dalle Associazioni Industriali abruzzesi che hanno più volte sollecitato l’Enel e la Regione ad intervenire. Inoltre sono stati messi in evidenza i vantaggi derivanti dall’adeguamento alla normativa dell’Autorità quali:

  1. possibilità di accedere agli incentivi automatici che si risolvono in uno sconto sul costo totale dell’energia;
  2. mancata notifica a fine anno di multe, sotto forma di penale, per carenze tecniche dell’impianto;
  3. notevole riduzione dei contenziosi verso lo stesso fornitore di energia e verso terzi per danni alla qualità dell’energia.

In questa occasione è stato anche messo in evidenza l’impegno che l’Enel sta portando avanti circa  l’istallazione delle bobine di Petersen sull’intera rete regionale e l’impegno a tre, Enel – Confindustria Abruzzo –Regione, di portare avanti nel prossimo futuro il miglioramento delle reti elettriche in particolare nelle aree parco in modo da limitare sia l’impatto ambientale sia l’interruzioni dell’alimentazioni dovute alla presenza di conduttori nudi. Si sottolinea che dalle notizie in nostro possesso tale intervento legislativo regionale sul miglioramento della qualità dell’energia elettrica sembra essere il primo esempio a livello nazionale. Si ricorda inoltre che la scadenza del bando, pubblicato sul BURA speciale dell’11 Agosto scorso, è fissata al 30 settembre.